Il Cucito: Gli Stumenti

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Il cucito come ogni attività ha bisogno di strumenti e materiali che permettano di sveltire e agevolare il lavoro.

Bisogna acquistare sempre accessori e attrezzi da lavoro di buona qualità e riporli con cura e ordine. La manutenzione, insieme all’ordine, permette di ottimizzare i tempi di produzione standardizzati. Una forbice non affilata è paragonabile ad un’ascia non affilata di un boscaiolo: il lavoro è più pesante e cresce il coefficiente d’affaticamento dell’operatore. Il tempo trascorso a cercare un attrezzo assorbe tempo alla
produzione.

L’insieme delle attrezzature, magazzino, macchinari, è ottimizzato per agevolare l’ordine e la funzionalità.

Il tutto parte da un semplice concetto: “se non serve, non ci deve essere”.

Aghi per cucire a mano: vi sono diverse specie di aghi, da scegliere in base all’uso e al lavoro che si vuol fare. Gli aghi per cucire sono di due tipi: lunghi e semi lunghi con cruna piccola. I diametri sono numerati da 1 a 12, dal più grosso al più sottile. L’ago deve essere leggermente più grosso del filo che si adopera e adatto al tessuto che si lavora: per tessuti fini si usano aghi sottili, per la biancheria aghi corti, per sartoria aghi piuttosto lunghi. L’ago deve essere d’acciaio temprato e di ottima qualità.

Infila aghi: strumento indispensabile per chi ha problemi di vista o per infilare un ago molto sottile.

Ditale: indispensabile per proteggere il dito quando si cuce a mano, consente di spingere l’ago anche nei tessuti più resistenti. Il ditale deve calzare bene nel dito medio, per questo è disponibile in diverse misure. Può essere di acciaio o di argento, l’importante è che sia leggero.

Spilli: quelli da cucito sono in acciaio, sottili e con la punta finissima. Conservateli sempre nella loro scatola. Teneteli sempre a portata di mano, usandoli senza parsimonia quando dovete, prendere le misure alla clientela, unire due lembi di stoffa o puntare le lampo.

Forbici e tagliafili: servono almeno due tipi di forbici, uno più grande per il taglio dei tessuti, l’altro più piccola per tagliare fili e piccoli pezzi di stoffa. Le forbici devono essere doppie, per le ovvie esigenze di manutenzione periodica (affilatura).

Puntaspilli: consente di avere spilli e aghi sempre a portata di mano.

Gesso per sartoria: indispensabili per segnare le linee di taglio sulla stoffa. I segni si tolgono facilmente strofinando la stoffa.

Filo: I numeri sui coni definiscono la grossezza. Più le cifre sono basse, più il filo è grosso (attenzione: per i filati di cotone, che noi non utilizziamo, la regola è inversa).

Metro da sarto (o a nastro): serve a controllare e definire le misure. È flessibile per poter seguire le misure del corpo, ha una lunghezza di 150 cm e i centimetri segnati su entrambi i lati.

Dima: serve a tracciare velocemente la misura del taglio per gli orli dei pantaloni.


Matteo Arlotti

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